Agrinforma
Torna ad Agrinforma
22.09.2022

PROSECCO, DOVE STIAMO ANDANDO?

L'evoluzione dell'omonima DOC, dalle origini fino ai giorni nostri con uno sguardo al futuro

NASCITA DELLA DOC PROSECCO

La DOC Prosecco nasce nel luglio 2009 con lo scopo di garantire maggiore tutela a un mercato consolidato e con forti trend di crescita soprattutto verso l’estero. Fino a quel momento infatti la produzione di Prosecco derivava da due DOC (“Conegliano Valdobbiadene” e “Montello Colli Asolani”) e da diverse IGT. In un panorama così variegato si prefigurava una possibile concorrenza da parte dei mercati emergenti con commercializzazione di prodotto denominato “prosecco”, ma di qualità nettamente inferiore. Il risultato era chiaramente la scarsa tutela del consumatore e la perdita di credibilità del brand. Si decise allora di elevare le due DOC a DOCG, mentre le IGT vennero raggruppate in un’unica denominazione: nasceva così l’attuale DOC PROSECCO e il relativo Consorzio di Tutela.

La DOC comprese cinque provincie del Veneto (Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza) e tutta la regione Friuli Venezia Giulia. Con l’introduzione dei nuovi disciplinari inoltre il nome della varietà cambiò da “Prosecco” a “Glera”, per poter distinguere il nome del vino da quello del relativo vitigno.

 

EVOLUZIONE DELLA DOC: Il blocco alle iscrizioni e i bandi Prosecco

Da subito lo sviluppo positivo del mercato ha portato a un importante incremento delle superfici vitate di Glera che, con il conseguente aumento di prodotto, poteva compromettere i risultati fino a quel momento ottenuti; un prevedibile calo del prezzo avrebbe quantomeno interrotto le potenzialità di crescita della neonata DOC. Il Consorzio di Tutela del Prosecco nel 2011 propose allora alle due regioni un blocco alle iscrizioni1 nello schedario viticolo delle superfici di Glera idonee alla produzione di Prosecco. Così facendo, le superfici di Glera piantate in seguito al blocco non sarebbero state idonee a produrre Prosecco DOC, ma solo vino IGT.  

La proposta venne accolta e i 20.000 ha di Glera presenti fino a quel momento andarono a formare un primo bacino di Prosecco, così suddiviso tra le due regioni:

  • 16.500 ha in Veneto;
  • 3.500 ha in Friuli Venezia Giulia.

Negli anni successivi al blocco, l’evoluzione positiva del mercato ha portato il consorzio, in sinergia con le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, ad approvare due bandi per incrementare il Glera rivendicabile a Prosecco2; così facendo il bacino totale è aumentato del 22,25 %, giungendo ai 24.450 ha attuali così spartiti tra le due regioni:


  • 19.922 ha in Veneto;
  • 4.528 ha in Friuli Venezia Giulia

L’uscita dei due bandi ha aumentato le superfici idonee a produrre Prosecco, ma allo stesso tempo ha causato un aumento delle superfici bloccate (e quindi non idonee). Molte aziende infatti hanno continuato a piantare Glera nella speranza che ipotetici bandi futuri avrebbero incluso tali superfici nel bacino totale del Prosecco. Questo non è mai accaduto e come risultato, alla data del 31/07/2021, si sono raggiunti circa 8.200 ha di Glera bloccato3 piantati:

  • 7.200 ha piantati entro il 31/07/2018;
  • 1.000 ha piantati dopo il 31/07/2018.

 

MERCATO DEL PROSECCO – Situazione attuale e prospettive

Il Consorzio nel corso degli anni ha adottato varie misure sia in campagna (blocco delle iscrizioni nello schedario viticolo, bandi per nuovi impianti ecc.) sia in cantina (superi, stoccaggi ecc.) allo scopo di fornire un’adeguata quantità di prodotto in base alle esigenze del mercato e di mantenere allo stesso tempo un prezzo stabile.

Nel 2020 si è raggiunto un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta:


  • 3.750.000 ettolitri di domanda;
  • 4.000.000 ettolitri di offerta;
  • Tasso di crescita delle vendite del 5% annuo.


Tuttavia a inizio 2021 c’è stato un forte incremento di richiesta di prodotto (25% in più rispetto al 2020), con imbottigliamenti pari a 4.700.000 ettolitri. Tale balzo della domanda è da imputare principalmente a due fattori: Il primo è l’allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia di Covid 19, con conseguente aumento dei consumi. Il secondo è l’introduzione della variante Prosecco Rosé che ha ampliato l’offerta di prodotto senza sormontare la fetta di mercato del “classico” Prosecco DOC.

Per rispondere alla situazione di aumentata richiesta, il Consorzio ha reagito prontamente aumentando il bacino del Glera rivendicabile a Prosecco di 6.250 ha, includendo tutto il Glera piantato prima del 2018 in Veneto e quello prima del 2017 in Friuli Venezia Giulia. Così facendo per la campagna 2021/2022 si sono raggiunti i 4.800.000 ettolitri, produzione che soddisfa gli imbottigliamenti fino a un incremento massimo di mercato del 7%. Con i primi due mesi del 2022 però il trend di crescita è continuato, con un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A questo punto il consorzio ha deciso di includere tutti i 7.200 ha di Glera bloccati pre 2017 e 2018 nel bacino rivendicabile a Prosecco attivando inoltre la riserva vendemmiale4. In questo modo si dovrebbe riuscire a sostenere la domanda per il biennio 2022 – 2023; tuttavia le stime suggeriscono un ulteriore incremento della domanda 2024 (+ 5%) che per esser soddisfatto richiederebbe una superficie aggiuntiva di Glera di 4.600 ha (oltre ai 7.200 ha sbloccati e ai 24.450 ha “storici”).

Come conseguenza, le due regioni di concerto hanno decretato lo sblocco del Glera impiantato dopo 2018 fino a 1 ha per ciascuna azienda alle condizioni che abbiamo indicato nelle precedenti informative. 


La caratteristica più importante delle misure adottate dal consorzio a partire dal 2021 è la reversibilità. L’ampliamento delle superfici vitate di Glera atte a Prosecco infatti non amplia in maniera definitiva il bacino rivendicabile, ma va a formare un bacino potenzialmente attingibile5 in aggiunta ai 24.450 ha storici. In questo modo la disponibilità di prodotto è sempre regolata in maniera flessibile in base alla domanda, salvaguardando un mercato di per sé in ottima salute; qualora infatti il trend positivo dovesse avere una flessione, il bacino potenzialmente attingibile ritornerebbe Glera bloccato, cosa che non sarebbe possibile invece in caso di ampliamento attraverso nuovi bandi.

Vista la situazione internazionale sempre più incerta, la reversibilità assume un ruolo chiave nella gestione degli eventi avversi e permette quantomeno di attutirli invece che subirli.

 In sintesi, l’esperienza degli ultimi anni ci ha abituati a rincorrere situazioni di mercato ogni volta inaspettate ed imprevedibili. Gli strumenti adottati dal consorzio negli anni hanno cercato di “governare” il mercato creando però un evidente squilibrio nel rapporto tra Prosecco “storico” e Glera bloccato. La creazione di un bacino potenzialmente ammissibile permette di risolvere questo squilibrio e, qualora la situazione di mercato tenderà a consolidarsi, è prevedibile che una parte di tale bacino possa divenire Prosecco in maniera definitiva.  

 

 

A cura di Fabio Cauduro

 

 

Parole chiave:

1Blocco alle iscrizioni: impossibilità di rivendicare uve di vigneti piantati da una certa data a una specifica DOC.  

2Glera rivendicabile a prosecco: vigneti di Glera idonei alla produzione di uve atte a Prosecco DOC. Derivano o da impianti storici (o estirpi di impianti storici) oppure da bandi prosecco.

3Glera bloccato: vigneti di Glera non idonei alla produzione di uve atte a Prosecco DOC in seguito al blocco delle iscrizioni nello schedario viticolo.

4Bacino potenzialmente attingibile: l’insieme delle superfici di Glera bloccato che temporaneamente possono produrre uve atte a Prosecco DOC. Attualmente è formato dai vigneti di Glera pre 2017-2018 e dalle superfici piantate entro il 2023 (vedasi precedenti informative Agridata -> http://www.agridatasrl.com/it/news/vitivinicolo/prosecco-il-bando-gli-impianti-a-glera-rivendicabili-a-prosecco-3043)

5Riserva vendemmiale: produzione di uva che eccede la resa massima da disciplinare (fino al 20%) potenzialmente commerciabile come Prosecco DOC in base alla richiesta di prodotto. 


Per approfondire:

D.M. del 17 luglio 2009 (GU n. 173 del 28-7-2009) – Riconoscimento della DOC prosecco

Regione Veneto - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1156 del 26 luglio 2011 - Sospensione temporanea iscrizione vigneti ai fini dell'idoneità alla rivendicazione delle uve Glera da destinare alla DOC Prosecco

Regione Veneto - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1071 del 30 agosto 2022 - Attivazione della riserva vendemmiale per la campagna 2022

NOTA 52 del 24/03/2022 del Consorzio di tutela Prosecco DOC – attingimento temporaneo delle superfici di Glera

Ti interessa questo argomento
e vorresti approfondirlo con un consulente?
Contattaci!