Novità, approfondimenti, contenuti esclusivi: con il portale MyAgridata e con la nostra App resti aggiornato sulle ultime notizie, non ti perdi neanche una scadenza e hai i tuoi documenti sempre a disposizione.
Entra nella tua area riservata
MyAgridata
Agrinforma
Vediamo insieme quali sono le regole da rispettare se i familiari prestano occasionalmente il loro aiuto in azienda.
Nelle aziende agricole capita spesso di attraversare periodi di intenso lavoro, ad esempio durante la raccolta o la semina. In questi momenti, non è raro che l’imprenditore si faccia dare una mano da parenti o affini.
Ma quando è possibile farlo senza assumere formalmente i familiari? E quali sono le regole da rispettare per restare in regola con la legge?
Vediamolo insieme.
Cosa dice la normativa
Per le attività agricole, l’art. 74 del D.Lgs. 276/2003 consente al titolare (IAP o CD) di farsi aiutare da parenti e affini con prestazioni gratuite e di breve durata, che non costituiscono lavoro autonomo o subordinato. Il D.L. 18/2020 (“Cura Italia”) ha esteso il perimetro dei soggetti coinvolgibili fino al sesto grado.
Chi può collaborare
Il legame deve essere con il titolare dell’azienda agricola.
Rientrano:
Rientrano:
- Parenti (legame di sangue: genitori, figli, fratelli, zii, cugini, ecc.).
- Affini (parenti del coniuge: suoceri, cognati, ecc.).
Attenzione: gli affini di ciascun coniuge non sono affini tra loro.
Le condizioni da rispettare
Affinché non si configuri un rapporto di lavoro, l’aiuto deve essere:
- Occasionale o di breve durata (non stabile e continuativo);
- Reso a titolo di aiuto, non come attività principale;
- Gratuito, senza compenso;
- Svolto da parenti/affini fino al sesto grado.
Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali definisce il concetto di "breve durata" fissando il limite della prestazione ad un massimo di 90 giorni all'anno, che si possono suddividere fino a 720 ore complessive.
Sicurezza e tutele
Pur non essendo dipendenti, è consigliabile stipulare una polizza infortuni per i familiari che aiutano in azienda e adottare sempre le misure di sicurezza previste (formazione minima, DPI, attrezzature in ordine).

In sintesi
Il lavoro occasionale dei familiari è uno strumento utile e legittimo per gestire i momenti di picco in azienda, purché sia temporaneo, gratuito e svolto solo da parenti o affini nei limiti previsti.
Rispettare le regole permette di evitare sanzioni.
Per ogni dubbio o per valutare la tua situazione specifica, Agridata Srl rimane a disposizione.
Pubblicato da Valeria Ronzat
(Consulente Fiscale)
Ti interessa questo argomento
e vorresti approfondirlo con un consulente?
e vorresti approfondirlo con un consulente?
Contattaci!