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05.12.2025

RENTRI: cosa cambia davvero per le aziende agricole e come affrontare il nuovo obbligo di iscrizione

RENTRI

Una guida chiara per comprendere l’obbligo di iscrizione al nuovo Registro Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti e cosa comporta realmente per le imprese agricole. Iscrizioni dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026.

La normativa italiana sui rifiuti è particolarmente complessa, in quanto deve rispettare i criteri di completa tracciabilità previsti a livello europeo, dalla produzione al trasporto e smaltimento. Anche nella gestione del rifiuto agricolo l’obbligo di tracciabilità va rispettato pur con le semplificazioni riservate al settore. 

Cerchiamo dunque con questo approfondimento di fare chiarezza sull’argomento, e in particolare sull’obbligo di iscrizione per le aziende agricole al RENTRI, ovvero il nuovo registro nazionale per la tracciabilità del rifiuto. 

LE TIPOLOGIE DI RIFIUTI: URBANI E SPECIALI

Quando si parla di rifiuti è fondamentale distinguere tra:
  • Rifiuti urbani
    • Sono quelli che derivano dalle abitazioni e che possono essere conferiti al centro di raccolta comunale senza particolari autorizzazioni o adempimenti. 
  • Rifiuti speciali
    • Derivano da attività produttive, comprese quelle agricole, e si dividono in:
      • Non pericolosi: imballaggi, rottami metallici, rifiuti elettronici non pericolosi.
      • Pericolosi: contenitori di fitofarmaci, batterie esauste, filtri olio, veicoli da rottamare.

Il trasporto dei rifiuti speciali va accompagnato da un apposito formulario vidimato dalla camera di commercio e redatto in 4 copie.

Fa eccezione il trasporto occasionale di rifiuti speciali agricoli (non più di 5 volte all’anno e non più di 30 kg) diretto al servizio pubblico o a un circuito organizzato di raccolta con apposita convenzione.

Il trasporto abituale e non occasionale dei propri rifiuti è soggetto all’ iscrizione alla categoria 2 bis dell’Albo Gestori Ambientali, la quale permette il trasporto dei propri rifiuti non pericolosi e pericolosi fino a 30 kg al giorno*. 

*  Il TUA stabilisce che tale iscrizione non sia obbligatoria per chi conferisce a un circuito organizzato di raccolta. 


REGISTRO DEI RIFIUTI obblighi e semplificazioni per l’agricoltura

Le aziende agricole che producono rifiuti pericolosi devono tenere il registro di carico e scarico, indicando quantità, tipologia e destinazione.

La tenuta del registro è un impegno non da poco in quanto va aggiornato tempestivamente in base alle movimentazioni aziendali; fortunatamente l’azienda agricola può adempiere a tale obbligo in maniera semplificata ovvero:
  • conservazione dei formulari dei rifiuti per almeno 3 anni,
         oppure
  • conservazione della copia di conferimento ai circuiti di raccolta.

La modalità semplificata assolve anche l’obbligo di comunicazione MUD, obbligatoria per tutte le altre aziende**. 


** La comunicazione rifiuti MUD è obbligatoria per tutte le aziende che producono rifiuti pericolosi, quindi che devono tenere il registro, e per le aziende con più di 10 dipendenti che producono rifiuti non pericolosi.

RENTRI – DOMANDE E RISPOSTE

Che cos’è il RENTRI?
Il RENTRI - registro nazionale per la tracciabilità dei rifiuti è la nuova piattaforma del ministero dell’ambiente, che assicura la completa tracciabilità dei rifiuti tramite la digitalizzazione di tutti i documenti obbligatori quali formulari e registri.  
L’iscrizione al RENTRI è obbligatoria?
Sì.
L’iscrizione al RENTRI è obbligatoria per tutte le aziende (agricole e non) che producono rifiuti speciali pericolosi e in particolare per le aziende con meno di 10 dipendenti l’iscrizione va perfezionata dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026. 
Se l’azienda agricola produce rifiuti pericolosi di qualsiasi tipologia è obbligata all’iscrizione anche se non effettua il trasporto del rifiuto. 
L’iscrizione al RENTRI è obbligatoria anche per le aziende che producono rifiuti non pericolosi?
No.
L’azienda che produce esclusivamente rifiuti non pericolosi non è obbligata a iscriversi, ma deve comunque utilizzare i nuovi formulari vidimati elettronicamente disponibili nella sezione non iscritti della piattaforma RENTRI.
Con l’introduzione del RENTRI l’azienda agricola dovrà compilare il registro dei rifiuti in maniera telematica?
No.
Le aziende agricole potranno continuare a utilizzare la modalità semplificata: conservazione dei formulari (per almeno 3 anni) o conservando copia del conferimento al circuito di raccolta. La differenza è che tali documenti saranno scaricabili in digitale dalla propria posizione RENTRI.
Cosa cambia davvero con l’introduzione del RENTRI per l’azienda agricola?
A livello pratico per l’azienda agricola non cambierà nulla, l’importante sarà effettuare l’iscrizione in maniera corretta sul portale. 
Come effettuare l’iscrizione al RENTRI?
L’iscrizione va effettuata dal titolare dell’azienda accedendo al sito del RENTRI tramite lo SPID, iscrivendosi come operatore. Una volta inseriti i dati dell’azienda e le unità locali, il sistema genera in automatico un PagoPA per l’iscrizione annuale. 
Per gli anni successivi andrà effettuato un pagamento di rinnovo entro il 30 aprile di ciascun anno. 
L’iscrizione va fatta anche in caso di lavori effettuati da un contoterzista?
Si.
L’azienda che si affida ad un contoterzista per effettuare i trattamenti dovrà essere iscritta al RENTRI in quanto produttore di rifiuto. 

IN CONCLUSIONE


L’introduzione del RENTRI rappresenta un passo verso una tracciabilità dei rifiuti più moderna ed efficiente, in linea con gli standard europei. Nonostante le novità tecnologiche, per le aziende agricole il cambiamento operativo è minimo: permangono le semplificazioni tradizionali e non è richiesta la tenuta digitale del registro rifiuti.

L’adempimento fondamentale diventa quindi l’iscrizione corretta nei tempi previsti e l’utilizzo dei nuovi formulari digitali.
Prepararsi per tempo consente di evitare errori, garantire conformità normativa e continuare a gestire i rifiuti aziendali in modo responsabile e sicuro.

Ricordiamo perciò di effettuare l’scrizione entro il 13 febbraio 2026.


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Pubblicato da Fabio Cauduro
(Consulente Area Tecnica)
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